Quesiti Referendari

Presentiamo due quesiti:

  • un quesito che abroga la Deliberazione della Giunta Comunale che ha ritenuto di interesse pubblico il progetto presentato da Inter e Milan;
  • un quesito propositivo che, per l’appunto propone, un percorso partecipato e condiviso con la cittadinanza per definire il futuro dello stadio Giuseppe Meazza nell’interesse dei cittadini e non dei fondi immobiliari.

Qui di seguito trovi il testo dei due quesiti:

QUESITO REFERENDARIO ABROGATIVO

“Volete voi che sia abrogata la Deliberazione della Giunta comunale di Milano n. 1379

del 05 novembre 2021 avente a oggetto <Proposta di cui all’articolo 1, comma 304, lettera a), della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 62 del decreto-legge

24 aprile 2017, n. 50 coordinato con la legge di conversione 21 giugno 2017 n. 96, relativa allo “Stadio di Milano”> pervenuta in data 10 luglio 2019 già dichiarata – con condizioni e prescrizioni – di pubblico interesse con deliberazione GC 08/11/2019 n. 1905, conferma della dichiarazione di pubblico interesse – con condizioni – in relazione ai contenuti degli elaborati progettuali inoltrati in data 6 novembre 2020 ?

 

QUESITO REFERENDARIO PROPOSITIVO

“Volete voi che il Comune di Milano”

DELIBERI

• di salvaguardare lo Stadio Meazza nella sua attuale funzione, senza procedere all’edificazione di un nuovo impianto sportivo con la medesima funzione, nell’area di San Siro;

• di avviare un concorso internazionale per la raccolta di idee progettuali di riqualificazione dell’attuale stadio, che abbia fra i suoi obiettivi anche la tutela delle aree di verde profondo esistenti in prossimità dello Stadio Meazza;

• di elaborare un piano generale d’area “San Siro”, che integri i progetti di riqualificazione dello stadio Meazza con quelli di rigenerazione dell’intero quartiere, che abbia finalità sociali e sia improntato alla sostenibilità ambientale e al consumo di suolo zero;

• di coinvolgere la cittadinanza, attraverso gli strumenti di informazione e partecipazione previsti dalla normativa nazionale e comunale, nel corso di tutto il procedimento amministrativo;

• di revocare ogni atto incompatibile con gli obiettivi e i contenuti indicati.

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